Chi sono

Ciao,

mi chiamo Angela, sono mamma (di Davide e Sofia, 8 e 5 anni), dottoressa in Psicologia, consulente in Genitorialità Consapevole e in Crescita Personale, esperta nel lavoro sul Bambino Interiore.

Accompagno gli adulti a riprendere in mano la propria infanzia per realizzare il proprio essere essenziale. Li guido a riconnettersi ai bambini che sono stati per sciogliere blocchi, credenze limitanti e anche per connettersi più profondamente ai bambini della loro vita (che siano figli, nipoti, alunni o semplicemente piccoli amici).

Competenze

Sono dottoressa in psicologia e ho approfondito i miei studi anche nel campo della pedagogia dinamica, pedagogia empatica e rispettosa dei bisogni dei bambini.

Sono laureata in psicologia e per tanti anni ho lavorato come educatrice con bambini di età scolare e pre scolare, e anche come educatrice di sostegno. Ho sempre amato lavorare CON i bambini e PER i bambini ma è solo grazie all’arrivo dei miei figli che ho sentito forte in me la chiamata ad approfondire il mondo dell’infanzia nel profondo.

I miei Valori

Ho vissuto e vivo tuttora la genitorialità come una chiamata a mettermi al servizio delle anime che ci scelgono come genitori, affinché possano realizzare chi sono veramente, manifestando tutto il loro potenziale nella loro meravigliosa unicità.
Questa è la mia visione e anche la mia missione di vita: che ogni essere umano possa manifestare sè stesso nella sua meravigliosa unicità portando al mondo i doni che solo lui o lei possiede.

Con questa grande visione e desiderio, insieme a mio marito Simone, amato compagno di questa vita, abbiamo da subito sentito la volontà di fare nascere e crescere i nostri figli avvicinandoci il più possibile a ciò che è fisiologico e naturale per il disegno umano (quello che Jean Liedloff chiama il continuum). Abbiamo scelto di fare nascere i nostri figli con parto naturale in casa, accogliendoli fin da subito in un ambiente protetto e il più vicino possibile ai loro ritmi e bisogni di neonati. Abbiamo poi proseguito il nostro viaggio nella genitorialità crescendoli ad alto contatto e in educazione parentale. A oggi stiamo portando avanti la strada della Unschooling (fare scuola da casa, senza fare scuola seguendo le naturali curiosità e passioni che i bambini manifestano). Abbiamo ricercato sempre più profondamente un approccio rispettoso dei loro ritmi e dei loro bisogni mettendo in atto una genitorialità consapevole che ci ha portati a fare un grande lavoro su di noi come coppia e come genitori.

Nuove visioni e nuovi percorsi

Con loro sono nata anche io come mamma. Ed è stato come nascere una seconda volta. Ho iniziato a scoprire le difficoltà dell’essere genitori e la voglia di approfondire sempre di più il mondo dell’infanzia. E man mano che prendevo contatto con il mondo dell’infanzia, riprendetevo contatto con la bambina che ero stata. Rendendomi conto di quanto ciò che avessi vissuto nell’infanzia condizionava (mio malgrado) il mio modo di essere genitore, il mio modo di essere moglie e il mio modo di rapportarmi a me stessa e al mondo.

La genitorialità continuava a portare fuori in me tutte le ferite derivanti dalla mia infanzia portandomi spesso alla lotta tra il voler essere una mamma empatica, accogliente, rispettosa contro ciò che realmente usciva fuori in me davanti a certi comportamenti dei miei figli. Non potevo accettare di avere reazioni incontrollate verso di loro ed è proprio grazie alle difficoltà che ho incontrato nel mio percorso genitoriale che sono arrivata a scoprire la chiave di ciò che stavo vivendo, iniziando a lavorare sulla mia bambina interiore ferita, a prendere sempre più consapevolezza di ciò che ancora condizionava la mia vita e il mio essere.

Quello che ho vissuto su di me attraverso il lavoro sulla mia bambina interiore è stato così potente e rivelatore che mi ha portata a comprendere che la crescita personale e spirituale deve partire proprio dalla nostra infanzia e che non ci può essere una vera crescita personale senza aver preso consapevolezza di ciò che è stato vissuto nell’infanzia.

Perché se non tutti siamo genitori, sicuramente tutti siamo stati bambini e quello che abbiamo vissuto nell’infanzia ci influenza ancora oggi, nella vita adulta, impedendoci di realizzare la nostra vera natura, il nostro vero essere essenziale.

Questo è ciò che condivido e trasmetto attraverso i percorsi individuali, di gruppo, in presenza e online. Riprendere contatto con la propria storia infantile, per realizzare chi siamo veramente e liberarci da reazioni automatiche incontrollate, credenze limitanti, insicurezza e schemi che bloccano la nostra vera realizzazione.

Le mie passioni e hobby

Oltre a tutto questo, sono appassionata di yoga (che pratico ogni mattina insieme a mio marito), sono stata ballerina e insegnante di danza orientale, seguo una alimentazione naturale e sana, amo ballare,

mi piace dipingere, colorare, esplorare, assemblare e tutto ciò che è creatività. Amo passare tempo insieme ai miei figli, che sono, insieme al mio compagno, i miei più grandi maestri.

Ho studiato e praticato per anni meditazione tantrica tibetana (vajrayana) con Rishi Italo Cillo e tutt’ora la pratico ogni mattina, continuando a studiare con suo figlio Surya Cillo.

Mi piace scrivere e uso tantissimo la scrittura per lavorare su di me attraverso esercizi di scrittura terapeutica che spesso propongo anche ai nei percorsi e in consulenza.

Sono affascinata dalla mente umana e dalla sua meravigliosa unicità. Mi piace indagare, studiare, approfondire e condividere ciò che apprendo affinché possa essere di beneficio anche ad altri.

Mi piace aiutare le persone a stare meglio e a ritrovare il loro vero essere essenziale e amo accompagnare i genitori a ritrovare serenità con i propri figli, aiutandoli a creare con loro un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Affinché ci siano sempre più bambini ascoltati e compresi nei loro bisogni e necessità e adulti più autentici, realizzati e felici.

I miei valori sono l’amore incondizionato, l’accettazione dell’altro così com’è, il rispetto, l’empatia e l’assenza di giudizio.

Tutto questo ha trovato ancora più forza dopo l’evento tragico e doloroso della morte di mio fratello nel 2024.
Un lutto che mai avrei pensato di vivere.
Aveva 33 anni, è morto in un tragico incidente sul lavoro, lasciando una compagna e due figli di 9 e 3 anni.

Un evento che ha cambiato per sempre ciò che ero, portandomi a fare un grande click sull’importanza, la preziosita e l’unicità di questa meravigliosa vita e del tempo che abbiamo a disposizione. Tante le domande che sono sorte in me dopo la sua morte. “Come stai usando il tuo tempo? Come vuoi vivere il tempo che ti rimane?”
E la consapevolezza tangibile che non possiamo sapere quanto tempo avremo ancora a disposizione per stare insieme ai nostri cari e per realizzare ciò che vogliamo realizzare in questa vita.

Inizialmente la notizia della sua morte è arrivata come una bomba atomica che ha fatto piazza pulita in me catapultandomi in un tunnel da cui pensavo di non riuscire più ad uscire. Per mesi persi la gioia di vivere, di stare con la mia famiglia, di fare qualsiasi cosa.

Un dolore forte e indescrivibile. Che, lentamente ha lasciato spazio all’amore per la vita e al desiderio che ogni essere possa arrivare a sentire la preziosità di ciò che è e di quanto meravigliosi e unici sono i doni che può portare al mondo. Non c’è tempo da perdere dietro a l’insicurezza e al timore del giudizio degli altri. È urgente e vitale tornare là dove tutto è iniziato e riprendere in mano chi siamo veramente.

Questa perdita mi ha anche avvicinata allo sciamanesimo, che ruota intorno alla mia vita da anni e da cui mai ero stata attratta (mio marito è costruttore di tamburi sciamanici e ho almeno 4 amici e amiche che portano avanti un percorso sciamanico).
È stato proprio con una di loro, AnnaOrnella Libutti, che ho iniziato ad approfondire lo sciamanesimo. Inizialmente come strumento per ritrovare fede e fiducia nella vita oltre la morte e soprattutto nella spiritualità. E poi come strumento che va ad unirsi al lavoro sul bambino interiore. Perché attraverso i viaggi sciamanici e la connessione con gli spiriti guida possiamo accedere a informazioni sul Bambino che siamo stati, utili alla nostra evoluzione.

Testimonianze

Da anni sentivo parlare di questo simbolo del “Bambino Interiore”, ma, nonostante essermi esposto ad altri tipi di terapia, non avevo ancora provato questo approccio all’analisi. Ho trovato il lavoro con Angela, come guida, e con il gruppo di altri partecipanti, come supporto costante, un’esperienza fondamentale per continuare la mia crescita e l’esplorazione del mio mondo interiore. Credo davvero che tutte le persone possano beneficiare tantissimo dall’avvicinarsi al proprio bambino interiore; l’esperienza e l’attitudine di Angela fanno poi la differenza: amorevolezza, dedizione e gentile guida di un gruppo che esplora e cresce insieme.

Partecipare al percorso sul Bambino Interiore ferito per me è stato un viaggio di consapevolezza e di profondo ascolto. Attraverso le conoscenze, le competenze e l’accoglienza di Angela mi è stato possibile entrare in contatto con il mio passato, le mieferite e soprattutto con quella che era la mia bambina. È stato speciale perché ho compreso aspetti di me, ho visto e lavorato su convinzioni limitanti che arrivavano da lontano e soprattutto mi sono sentita ascoltata, accolta e vista da Angela, ma anche dal gruppo. Sono grata e felice di aver preso parte a tutto questo.

Il percorso di conoscenza del bambino interiore in gruppo penso sia una delle cose più costruttive che io abbia mai fatto nella vita . Nel mio caso già al secondo incontro sentivo il bisogno di essere sincera in tutto con queste persone con la nostra guida che era la per aiutarci . Penso che tutti dovrebbero provare a fare un esperienza simile con Angela. La sua sincerità, la sua esperienza di studi e di pratica su sé stessa e sulla sua famiglia può esssere solo nutrimento per chi decide di abbracciare i propri traumi. Il valore che vi lascerà non ha prezzo ne uscirete cambiati la vita sarà diversa per me lo è stato. Grazie per questa rinascita ulteriore che mi hai portato. Credevo di aver abbracciato ogni bambino e ogni trauma ma ad ogni incontro trovavo cose nuove.