Legame tra infanzia e crescita personale

Il tuo passato guida ancora il tuo presente? Scopri il legame tra infanzia e crescita personale e genitoriale.

I tuoi figli ti amano. Ti amano in modo incondizionato, profondo e autentico. Sei il loro rifugio, la loro fonte di sicurezza e nutrimento emotivo. Il loro tutto.

Allo stesso tempo, però, dipendono totalmente da te e dal tuo amore e sono pronti a tutto pur di ricevere amore da te. Sono disposti a tutto, anche a reprimere se stessi, pur di essere visti e accettati.

Già nei primi mesi di vita, il bambino sa che la sua sopravvivenza dipende dall’amore dei genitori. Non lo sa in modo cosciente, lo sa in modo inconscio, si tratta di un meccanismo biologico e fisiologico del disegno umano: “se i miei genitori mi amano io sono al sicuro, senza il loro amore non posso sopravvivere.

E se per essere amato devo reprimere parti di me, allora imparerò a farlo.”

Sì, ma a quale prezzo?

Il conflitto invisibile: essere sé stessi o essere amati?

Quando un bambino sente che per ricevere amore deve reprimere se stesso, nasce una frattura, un conflitto interiore:

“Posso manifestarmi per ciò che sono oppure devo comportarmi come la mamma e il babbo desiderano?”

Molti di noi hanno dovuto imparare fin da piccoli che esprimere liberamente i propri bisogni, le proprie emozioni, la propria individualità poteva essere rischioso. Uno sguardo deluso o di rimprovero, una critica, un silenzio, un castigo: sono tutti segnali che comunicano al bambino che lui non va bene così com’è e che manifestarsi per ciò che è significa perdere l’amore del proprio genitore.

È qui che nasce la repressione: un meccanismo di adattamento che porta il bambino a disconnettersi dai suoi bisogni, dalle sue emozioni, dal suo essere essenziale pur di ricevere amore ed essere accettato.

E così abbiamo iniziato a reprimere le emozioni, le passioni, il comportamento, i bisogni, la creatività, fino a reprimere il nostro essere essenziale per assecondare le aspettative dell’adulto, per diventare bambini “bravi”, “tranquilli”, “facili da gestire” e continuare ad essere amati.

Alice Miller: quando l’infanzia non si dimentica

La psicologa svizzera Alice Miller, autrice di libri importanti come “Il dramma del bambino dotato” e “La persecuzione del bambino”, ha dedicato la sua vita a smascherare i traumi silenziosi dell’infanzia. Il suo contributo è stato rivoluzionario nel campo del bambino interiore ferito.

La Miller ha posto l’attenzione non solo sugli eventi traumatici evidenti (come violenze o abusi), ma anche su quelle ferite invisibili che derivano dall’essere cresciuti in un clima familiare rigido, emotivamente immaturo, in cui regnava la mancanza di empatia, l’amore condizionato (“ti amo e vai bene solo se…”), le aspettative genitoriali elevate, i silenzi, le menzogne.

Secondo la Miller, ogni adulto porta dentro di sé un bambino interiore ferito, che non è mai stato visto per ciò che era, ma solo per ciò che faceva o non faceva.

Nel quotidiano, questo si traduce in:

Nel quotidiano, questo si traduce in:

Questi comportamenti sono tentativi di protezione nati in un tempo in cui non avevamo strumenti diversi. Riconoscerlo è il primo passo per evolvere.

Crescita personale e lavoro su di sé: un atto d’amore

Intraprendere un percorso di crescita personale è un atto d’amore verso se stessi e verso le persone che amiamo. Significa assumersi la responsabilità di sciogliere quei nodi che ci impediscono di vivere relazioni sane, autentiche, libere e che ci impediscono di realizzare chi siamo veramente.

Il problema è che molti genitori, a loro volta, sono cresciuti senza aver mai potuto essere se stessi. E questo ciclo si ripete, inconsapevolmente, di generazione in generazione.

Non si tratta però di dare la colpa ai genitori, si tratta di riconoscere ciò che ci è mancato. Solo quando vediamo chiaramente e prendiamo consapevolezza delle ferite che portiamo dentro, possiamo smettere di trasmetterle ai nostri figli.

Essere un genitore consapevole non significa essere perfetti e non sbagliare mai. Significa saper riconoscere quando sbagliamo, imparare dagli errori, riparare, crescere insieme ai nostri figli.

Come puoi aiutare tuo figlio a essere sicuro di sé, libero e felice?

La risposta è semplice: inizia da te.

Il bambino ha bisogno di essere visto. Non solo osservato, ma profondamente riconosciuto e accettato per la sua meravigliosa e preziosa unicità.

Quando un genitore guarda il figlio con occhi nuovi, senza volerlo cambiare, gli sta trasmettendo un messaggio profondo e vitale: “Vai bene e sei amato anche quando sei te stesso, ti amo così come sei.”

Questo non significa lasciare che il bambino faccia tutto ciò che vuole, significa riconoscerlo nella sua unicità e trasmettergli valori e principi sani, fondati sull’ascolto e sul rispetto reciproco.

Allo stesso tempo, anche il bambino dentro di te ha bisogno di essere visto. Di essere accolto, ascoltato, amato.

Rompere il ciclo: riscrivere la propria storia

La buona notizia è che non è mai troppo tardi per riscrivere la tua storia.

Attraverso la crescita personale e la riconnessione con il tuo bambino interiore, puoi prendere consapevolezza delle ferite antiche che ti condizionano nelle relazioni e nel rapporto con i tuoi figli.

Ogni passo verso la consapevolezza è un passo verso la libertà e la realizzazione.

L’eredità più grande che puoi lasciare

Se sei qui, se stai leggendo queste parole, è perché dentro di te c’è già una spinta, un desiderio di cambiamento, un richiamo alla verità.

Inizia da te. Il dono più grande che puoi fare ai tuoi figli non è la perfezione. Il dono più grande che puoi fare ai tuoi figli è la tua verità, la tua autenticità, la tua presenza reale.

Se sei qui, se stai leggendo queste parole, è perché dentro di te c’è già una spinta, un desiderio di cambiamento, un richiamo alla verità.

 

Qui sotto troverai tutti i dettagli sul mio speciale video corso Diventare Adulti  Consapevoli.

🎥 Scopri il videocorso

angelamezzolani.it
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.